Applicazione
spirituale:
Anche noi spesso
ragioniamo come il cervo e ammiriamo certe parti
del nostro corpo, mentre ne disprezziamo altre
che, invece, a lungo andare scopriamo essere le
parti più utili e necessarie per la nostra vita.
Dovremmo, invece,
apprezzare sempre il modo in cui Dio ci ha fatto:
niente di ciò
che Egli ha previsto nel nostro corpo è inutile,
e tanto meno disprezzabile.
Tante volte, invece, facciamo incancrenire dentro
di noi i nostri pensieri sbagliati e permettiamo
loro di crescere come impalcature sulle nostre
teste a tal punto da impedirci come le
corna del cervo di correre agilmente nella
vita.
Perchè ciò
non accada più, sappi, chiunque tu sia, che
Dio ti ha creato in modo unico
e meraviglioso.
Durante la
creazione, mentre di tutte le altre cose
create è detto: «Dio
disse e la cosa fu», quando
si arriva alla creazione delluomo
il Signore cambia il Suo
metodo e dice: «Facciamo
l'uomo a nostra immagine e somiglianza».
Ci sembra quasi di vedere il Creatore
impegnato personalmente nella crazione di
Adamo e, poi, di Eva.
È stato così
anche per me e per te.
Davide, nel Salmo
139 dice: «Sei Tu
che hai formato le mie reni, che mi hai
intessuto nel seno di mia madre. Io ti
celebrerò, perché sono stato fatto in
modo stupendo. Meravigliose sono le Tue
opere, e l´anima mia lo sa molto bene.
Le mie ossa non Ti erano nascoste, quando
fui formato in segreto e intessuto nelle
profondità della terra.
I Tuoi occhi videro la massa informe del
mio corpo e nel tuo libro erano tutti
scritti i giorni che mi eran destinati,
quando nessun d'essi era sorto ancora.
Oh quanto mi son preziosi i Tuoi pensieri,
o Dio! Quant'è grande il loro insieme!
Se li voglio contare, son più numerosi
della sabbia; quando mi sveglio sono
ancora con te» (Salmo 139:13-18).
Davide, quindi, seppe
riconosce di essere stato creato in modo
meraviglioso e ciò avvenne perchè egli era in
stretta ed intima comunione con Dio ed aveva
imparato per esperienza ciò che più tardi Iddio
avrebbe rivelato ai profeti Isaia e Geremia.
«Cercate il
Signore, mentre lo si può trovare; invocatelo,
mentre è vicino. Lasci l'empio la sua via, e l'uomo
iniquo i suoi pensieri: e si converta al Signore
che avrà pietà di lui, al nostro Dio che non si
stanca di perdonare.
Infatti i miei pensieri non sono i vostri
pensieri, né le vostre vie sono le mie vie, dice
il Signore. Come i cieli sono alti al di sopra
della terra, così son le mie vie più alte delle
vostre vie, e i miei pensieri più alti dei
vostri pensieri»
(Isaia 55:6-9).
«Infatti Io so i
pensieri che medito per voi»,
dice il Signore,
«pensieri di pace e non di male, per darvi un
avvenire e una speranza. Voi Mi invocherete,
verrete a pregarmi ed Io vi esaudirò. Voi mi
cercherete e Mi troverete, perchè Mi cercherete
con tutto il vostro cuore» (Geremia
29:11-13)
Considerando
tutto ciò, possiamo guardare al nostro corpo con
gratitudine verso il Signore che ce lo ha dato e considerare
le incommensurabili potenzialità mentali e
spirituali delle quali ci ha arricchiti, per
mezzo delle quali cercarLo e trovarLo
e, come ci suggerisce
lapostolo Paolo, far riposare nella nostra
mente non pensieri futili, nocivi e, talvolta,
anche cattivi, ma che:
«Tutte le cose
vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose
giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili,
tutte le cose di buona fama. quelle in cui è
qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei
vostri pensieri» (Filippesi
4:8)
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